Close
Skip to content

ortopedia pediatrica

Sindrome di Sever

Tendini estensori mano

La Sever-Blanke o morbo di Haglund è un processo infiammatorio doloroso a carico del nucleo di accrescimento apofisario posteriore del calcagno, sede inserzionale del tendine d’Achille. Il processo infiammatorio è anche definito apofisite o osteocondrosi calcaneare. Si manifesta prevalentemente in giovani atleti con età compresa tra 8 e 13 anni. Si ritiene sia causato da sollecitazioni ripetute che il tendine d’Achille esercita sulla sua inserzione in un periodo della crescita in cui non vi è ancora una ossificazione completa.

Anatomia

Nei bambini, intorno ai 7-9 anni di età a livello della regione posteriore di calcagno, compare un nucleo di accrescimento osseo costituito da tessuto osteocartilagineo che gradualmente si ossifica, permettendo la crescita ossea fino a divenire compleatamente ossificata intorno ai 15-17 anni. Il tendine di Achille, si inserisce sulla porzione superiore dell’apofisi calcaneare sottopondola, talora, a forti sollecitazioni che possono tendere ad infiammare, fino a frammentare l’apofisi calcaneare.

Segni e Sintomi

sever sindrome

Il sintomo più importante riferito dal giovane paziente è il dolore a livello della regione posteriore del tallone che in alcuni casi si estende ad interessare anche le regioni laterali e l’apice inferiore fino all’inserzione della fascia plantare . E’ evidente una difficoltà nel camminare e spesso una vera e propria zoppia di fuga, si può evidenziare inoltre una deambulazione nell’arto interessato in punta di piede per evitare di appoggiare il tallone. Alla valutazione clinica, localmente, oltre alla dolorabilità provocata alla palpazione, si evidenzia una tumefazione edematosa calda ed arrossata. Tutto il corredo dei segni e sintomi si rende ancor più evidente dopo un’attività sportiva mentre tende a regredire con il riposo.

Cause e fattori predisponenti

sever2

Durante lo scatto di crescita puberale si può verificare che le strutture ossee del piede e quindi anche il calcagno crescano più velocemente rispetto alle strutture muscolari e tendinee della gamba risultando quindi troppo corte e tese. Ciò comporterà una eccessiva trazione sull’apofisi calcaneare tramite il tendine d’Achille. Il perdurare di tale condizione genera un processo infiammatorio cronico con tumefazione, edema e dolore tipico delle osteocondriti. In questo caso la localizzazione sarà a livello dell’inserzione del tendine d’Achille. Attività sportive in cui vi è prevalenza della corsa e del salto rendono più frequente l’insorgenza della malattia di Sever. Condizioni come il piede pronato (iper-appoggio nella porzione interna in particolare del retro piede), piede con arco plantare piatto o cavo (eccessivamente alto), dismetrie degli arti inferiori, sovraccarico o obesità sono anch’essi fattori di rischio per osteocondrosi del calcagno.

Diagnosi

La diagnosi è clinica. Molta importanza è assunta dall’anamnesi sportiva. La valutazione radiografica può mettere in evidenza una sclerosi o frammentazione del nucleo apofisario, ma tale condizione non è significativa di malattia di Sever potendosi osservare anche in condizioni asintomatiche. La valutazione radiografica è soprattutto utile nei casi dubbi (dolore a prevalenza notturno o a riposo) per escludere altre condizioni quali fratture, osteomieliti, cisti ossee del tallone, coalizione tarsale o altro. La coalizione tarsale deve rientrare nella diagnosi differenziale della malattia di Sever, in tal caso all’esame clinico si evidenzia una ridotta mobilizzazione dell’articolazione sottoastragalica , in tali casi può risultarev utile un approfondimento diagnostico strumentale con TAC.

Trattamento

Il trattamento nell’immediato deve essere mirato ad alleviare il dolore. La limitazione dell’attività sportiva, l’utilizzo eventuale di ortesi di scarico calcaneare, la crioterapia (applicazione di ghiaccio, non a contatto con la pelle ma avvolto in un asciugamano o borsa del ghiaccio 20’ per 2-3 volte al giorno), esercizi specifici di stretching e rinforzo muscolare associati all’assunzione di anti-infiammatori sono generalmente sufficienti a far regredire la sintomatologia. Va evitato nei bambini l’uso di acido acetilsalicilico (aspirina) per il rischio di malattia di Reye.
Nei casi gravi può essere preso in considerazione l’applicazione di una valva gessata per alcune settimane.

Riabilitazione

La terapia riabilitativa con esercizi specifici serve prevalentemente a ridurre il rischio di recidive. Gli esercizi mirano ad eseguire uno stretching corretto dei muscoli Hamstring, dei muscoli del polpaccio, del tendine d’Achille, e ad un rinforzo dei muscoli della regione anteriore di gamba.

 

Tutti i contenuti del presente sito, sono da considerarsi indicativi, non impegnativi e assolutamente non sostitutivi del parere del del proprio medico curante. Tutte le immagini e i contenuti sono protette e di propietà esclusiva del Dr. Mauro Chionchio e non possono essere utilizzate, copiate, riprodotte, modificate con alcun mezzo, ripubblicate sul Web, senza il consenso scritto del titolare. Tutti i diritti riservati.